Test prenatali
Una innovazione per lo screening prenatale a partire dalla 10°settimana, con un normale prelievo ematico materno per l’analisi del DNA fetale si può effettuare il controllo delle Trisomie 21, 18, 13 ed Aneuploidie dei cromosomi.
Le informazioni che il Prenatal Test può fornire riguardano il rischio di Trisomia 21, 18, 13 misurando la quantità di DNA fetale, specifica dei relativi cromosomi, che circola libera nel sangue materno, ma non esclude la presenza di tutte le anomalie fetali.Pertanto, non essendo un test diagnostico, il Medico può decidere di integrare le informazioni fornite dal test con altri dati clinici ed ecografici.
Può essere richiesto dai professionisti del settore per donne in gravidanza a partire dalla 10° settimana di gestazione. Basato su un semplice prelievo ematico materno può essere eseguito anche in gravidanze singole o gemellari (max 2 feti) insorte mediante tecniche di fecondazione in vitro.
L’altissimo grado di affidabilità riduce sensibilmente la possibilità di essere inutilmente sottoposte al rischio di indagini diagnostiche invasive (amniocentesi villocentesi).
Gli studi scientifici pubblicati ne confermano l’elevata sensibilità tanto da essere l’unico test di screening prenatale ad essere utilizzato presso il Fetal Medicine Centre di Londra dove ha sede l’organismo internazionale (Fetal Medicine Foundation) che si occupa della verifica di attendibilità dei test impiegati in questo delicato settore.
I risultati del test sono disponibili entro due settimane dalla del prelievo e, in maniera molto chiara e comprensibile, specificano il rischio specifico per ogni trisomia. A disrezione della gestante può essere indicato anche il sesso del nadcituro ed eseguita l’indagine a carico dei cromosomi X ed Y per escludere la presenza di eventuali aneuploide correlate.